Il 18 maggio 1988 si inaugurava
a Torino Esposizioni il primo Salone del Libro. Dal 10 al 14 maggio 2012 il
Salone festeggia i suoi primi venticinque anni. Un quarto di secolo in cui il
Salone ha accompagnato Torino nella metamorfosi forse più epocale e profonda
che la città abbia conosciuto.

L’identità economica e
produttiva, da città-fabbrica della produzione di beni materiali a città che
genera e scambia conoscenza. La rivoluzione sociale e demografica con l’arrivo
di nuovi cittadini da tutto il mondo. L’inversione a U dell’immagine della
città nell’autopercezione e nel sentiment collettivo italiano e internazionale.
I grandi eventi, le forme e i luoghi della socialità. Il ridisegno urbano con
il recupero di spazi e contenitori inediti. La creatività e la riscoperta di
antiche o nuove vocazioni come quella dell’arte, del cinema, dello spettacolo,
del turismo. E anche l’etichetta di «città-laboratorio», che Torino si è sempre
cucita addosso piuttosto volentieri, e che oggi appare decisamente troppo
ripetuta per non essere sottoposta a un’opportuna verifica.
Per leggere in modo dinamico e
non autocelebrativo questi venticinque anni, e al tempo stesso gettare lo
sguardo avanti sulla metropoli che sarà due importanti realtà in prima fila
nella promozione del libro e della lettura hanno unito le forze in una grande
avventura: il Salone Internazionale del Libro e il Circolo dei lettori. Insieme
hanno ideato il progetto La Città Visibile. Torino 1988-2012 >>. Proprio
con il segno >> che negli audiovisivi rappresenta l’«avanzamento veloce».
Il titolo, ovviamente,
riecheggia e ribalta quello delle Città invisibili di Italo Calvino. Se infatti
Calvino occultava dietro metafore urbane sospese tra fiaba e fantascienza gli
incubi e le contraddizioni della vita contemporanea, qui la città si fa
visibile, trasparente: vuole svelarsi e raccontarsi in un vivace contrappunto
di voci, immagini, suoni, idee.
La Città Visibile è un progetto
articolato in tre momenti. Parte a febbraio e culmina al Salone a maggio: una
vera e propria road map di avvicinamento all’edizione del venticinquennale. Da
febbraio ad aprile sette incontri a ingresso libero al Circolo dei lettori.

Al
Salone, a maggio, una mostra con i venticinque oggetti-simbolo della Torino di
questi anni: dall’mp3 di Leonardo Chiariglione allo zainetto Invicta, le
possibili icone del cambiamento raccontate ognuna da un testimone. E ancora al
Salone il ciclo di incontri Lo sguardo obliquo: la Torino vista da fuori, come
ci vedono gli occhi degli altri.