(dal vocabolario TRECCANI) ATARASIA: atarassia Termine già usato da Democrito, ma che venne particolarmente in uso nella
terminologia delle scuole postaristoteliche, epicurea, stoica e scettica, per
designare lo stato di serenità indifferente del saggio, che contempla il mondo senza più subirne la pressione affettiva. Il
termine equivale ad apatia e adiaforia, più propriamente
cinico-stoici. APOSTASIA 1. Ripudio, rinnegamento della propria religione
per seguirne un’altra. In partic., nel diritto canonico cattolico, l’abbandono
totale (diverso quindi dall’eresia, che è abbandono parziale) della fede da
parte di un battezzato, manifestato esteriormente in modi non equivoci e con la
volontà e coscienza di abbandonarla (il passaggio ad altra fede è solo una
circostanza aggravante). Con sign. più specifico: a. dalla religione, il mancato
ritorno alla casa religiosa, o l’allontanamento illegittimo da essa con animo
di non ritornare, di chi abbia professato voti perpetui; a. dall’ordine, la persistenza
nell’abbandono della vita ecclesiastica da parte del chierico che abbia
ricevuto gli ordini maggiori. 2. estens. Abbandono della propria dottrina, in
genere, o anche di un partito, di un dovere morale, e sim. 3. Nell’età bizantina, il reato di tradimento contro l’Impero. AGIOGRAFIA 1. Letteratura
relativa ai santi, caratterizzata, in genere, da intenti di edificazione;
studio critico di questa letteratura. 2. Per estens., il termine è anche usato
a designare, con tono più o meno polemico, la letteratura, o più in genere
quell’atteggiamento sentimentale che tende a svolgere narrativamente motivi
leggendarî intorno a una personalità della storia politica o religiosa, sentita
ed esaltata miticamente: a. risorgimentale, a. laica, ecc... ARTATAMENTE artato1 agg. [der. di
arte], ant. e raro. – Fatto ad arte, con artifizio, e quindi ingannevole,
falso: per speculazioni e con a. discorsi (Altoni). ◆ Più usato l’avv. artataménte, con arte astuta, con inganno: artatamente prese
con costui una stretta dimestichezza (Boccaccio); con raggiri: convincere,
ottenere artatamente. artato2 agg. [dal lat.
artatus, part. pass. di artare «stringere»], letter. raro. – Stretto,
costretto. Rimane nell’uso quasi esclusivam. la locuz. interpretazione a.,
fatta sforzando il significato delle parole. ◆ Avv. artataménte, spec. nell’espressione interpretare artatamente (una
frase, una parola), in modo forzato. ACRIBIA acribìa s.
f. [dal gr. ἀκρίβεια
«precisione»], letter. – Esattezza, meticolosa precisione (in una ricerca, in
un lavoro filologico (studio di antichi testi) e sim.) ALLIGNARE allignare v.
intr. [der. del lat. lignum «legno»] (io alligno, ... noi alligniamo, voi
allignate, e nel cong. alligniamo, alligniate; aus. avere o essere). – Mettere
radici, attecchire, prosperare: è un clima in cui non alligna l’olivo; fig.: un
forestierismo che non ha allignato nell’uso italiano; e di cose astratte:
l’invidia alligna nel suo animo; ideali così nobili non allignano tra le
persone mediocri; questi sentimenti possono allignare solo
in persone oneste e disinteressate |