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Il papiro di Ahmes


Il papiro di Ahmes, dal nome di colui che lo trascrisse verso il 1650 a.C. durante il regno di Aphophis, è chiamato anche papiro di Rhind, dall’egittologo Henry Rhind, che lo acquistò in Egitto, nel 1858. Oggi è visibile a Londra nel British Museum.

Il “Figlio della Luna” traduzione del nome Ahmes, era uno scriba e fu il primo a firmare con il proprio nome un documento trattante matematica.

Il papiro, dallo strano titolo:“Regole per ottenere la conoscenza di tutte le cose oscure”, riporta in ieratico, ossia nella lingua dei sacerdoti e degli scribi, un insieme di regole, operazioni matematiche, esercizi, problemi con relative soluzioni, di data più antica rispetto a quella dello scritto. Uno dei problemi più divertenti è quello contrassegnato dal n. 79

I sette gatti

In un campo ci sono 7 case.

In ogni casa ci sono 7 gatti.

Ogni gatto acchiappa 7 topi.

Ogni topo mangia 7 spighe.

Ogni spiga dà 7 heqat di grano.

Quante cose ci sono in tutto in questa storia?

Non vi ricorda la storia dell’uomo che va a Camogli?

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