NEOLOGISMI (2)
Siete sicuri di conoscere le nuove parole della lingua italiana? Quelle entrate nel linguaggio comune? Ho fatto una ricerca e ho scoperto che sono moltissime. Da oggi studiamone qualcuna insieme.
Andragogia

Specularmente al termine pedagogia utilizzato per i bambini, questo termine si riferisce a quella teoria che tratta dell’educazione e dell’apprendimento specifico di persone adulte. Il suo fulcro sta nel prendere atto che le necessità e gli interessi di conoscenza di un adulto sono diversi da quelli di un bambino e pertanto diversamente vanno trattati. Il guru di tale disciplina è l’americano Malcom Knowles, che definisce i 5 punti cardine del metodo: il bisogno di conoscenza; l’autonomia; l’esperienza; la vita reale e le motivazioni legate all’autostima.
Antiglobal

Anche no global, ovvero gruppi o soggetti che contestano la globalizzazione economica e tutto ciò che a questa è direttamente collegato. La globalizzazione è quel fenomeno di intreccio di relazioni e scambi nei molti ambiti del circuito mondiale: dal 1981 con questo termine si identificano gli scambi commerciali nel mondo, la facilità dei contatti commerciali e finanziari senza problemi di frontiere o di barriere linguistiche, ma a tutto questo si è aggiunto anche il pensiero globale, ovvero lo stile di vita che livella ogni cosa in nome di una diffusione a macchia d’olio senza controlli di alcun tipo. Antiglobal dunque è l’aggettivo che designa chi si oppone a tutto questo nel nome della tradizione e dell’appartenenza a costumi e abitudini che dovrebbero mantenersi differenziate.
Advertising

Termine inglese prestato alla nostra lingua, advertising deriva direttamente dal verbo to advertise, (“segnalare”, “rendere noto” e dunque, per estensione, “fare pubblicità”), che a sua volta proviene dal verbo latino advertere, composto dalla particella di moto a luogo “ad” e dal verbo “vertere”, “volgersi”. Il significato originario è dunque quello di “rivolgersi a” qualcosa, e dunque, in senso figurato, “rivolgere la propria attenzione verso qualcosa”. Questo è esattamente lo scopo primario della pubblicità: attirare l’attenzione del consumatore verso un determinato prodotto o servizio. Nell’uso italiano la parola advertising indica appunto l’insieme delle attività connesse alla pubblicità, sia per quanto riguarda il processo creativo e organizzativo, sia per quanto riguarda il prodotto finale, proposto indifferentemente da qualsiasi mezzo di comunicazione.
Addare

Termine tipicamente informatico che nasce col web 2.0 e si fortifica con con l'ascesa dei Social Network.Addare è quell'azione grazie alla quale, in un blog o in un profilo pubblico, si aggiungono altri utenti come 'Amici'. Il termine, opportunamente italianizzato, deriva dal verbo inglese 'To Add' (aggiunggere).
Arboriano

L’aggettivo fa riferimento allo stile di Renzo Arbore, cantante, attore e showman pugliese che ha segnato profondamente la scena italiana sin dagli anni Sessanta del Novecento. Le sue trasmissioni geniali, esplosive e irriverenti impressero nell’immaginario collettivo personaggi, espressioni e modi di dire che permangono tuttora. Lo stile arboriano rimanda a tutto ciò che è innovativo e fuori dagli schemi, creativo, ironico e divertente senza mai rendersi volgare, offensivo o eccessivamente sguaiato. Arboriani sono quei personaggi un po’ grotteschi, simili a quelli proposti dall’artista, che nei loro difetti riflettono quelli dell’Italia. Si definisce arboriana quella comicità leggera e scanzonata, più divertita che ammiccante, che anche nei doppi sensi rimane velata e non cede agli eccessi.
Anonimizzare

Verbo che ha il suo etimo in anonimo, cioè senza identità, o con identità nascosta a cui non si può risalire.Anonimizzare si utilizza con il significato di navigare in internet tenendo nascosto il proprio IP e per fare questo ci sono dei programmi che mantengono l’indirizzo IP celato. Il procedimento per avere una connessione anonima è abbastanza complesso, ma dopo tale mascheramento risulta molto difficile identificare l’utente che si è anonimizzato – la polizia può riuscirci. La necessità di anonimizzarsi? Nessuna se no si ha nulla da nascondere, ma nonostante ciò il vocabolo è entrato prepotentemente nel nostro linguaggio comune.